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Davvero interessante questo ritorno dei nostrani Odessa, a ben dieci anni dal primo e pluridecorato 'Stazione Getsemani'. La loro proposta ruota ancora attorno all'hard rock progressivo degli anni '70, ma con 'The Final Day (Il Giorno Del Giudizio)' i nostri palesano una maturazione artistica davvero accentuata. La forza espressiva degli Odessa è tutta legata, dunque, al modo in cui raccoglie e reinterpreta la pesante eredità di compagini come The Trip, Il Rovescio Della Medaglia (entrambe omaggiate in precedenza da cover apprezzabilissime) e Balletto Di Bronzo. Al tutto, poi, si aggiunge un'apertura mai sfacciata nei confronti di altre correnti musicali come pop, jazz e funky che donano all'intero lavoro una dimensione più amichevole, fresca e accessibile. Dal punto di vista tecnico, comunque, questo rimane un lavoro di altissimo spessore, con delle strutture metriche spesso complicate e un'ottima ricerca armonica che rende ancora più piacevole l'uso di divertissement caratteristici come l'hammond. L'omaggio al passato torna, rigoroso, anche questa volta, con la cover 'Cometa Rossa' in tributo agli storici Area di Demetrio Stratos e alle sue ineguagliabili doti canore. A convincere sopra tutto, però, rimane l'equilibro alla base della proposta della band, sempre ben bilanciata tra virtuosismo, forma canzone e aspetti melodici.